Parliamo di Liguria

Parliamo di Liguria

 

Il Pigato d`Albenga, deve il suo nome o alla voce dialettale "pigau" (macchiettato) o addirittura dal latino "picatum", vino aromatizzato con pece dei tempi dei Romani. Sembra sia originario della Tessaglia (Grecia), giunge in Liguria verso il 1600.

 

 

E` coltivato soprattutto nella riviera ligure di Ponente, in provincia di Savona, nella Piana di Albenga e nella Valle dell`Arroscia. La sua zona d`elezione è comunque il Ponente ligure. Ha grappoli medi, abbastanza compatti, corti, a forma conica. I suoi acini sono medi con buccia di medio spessore, pruinosa, di color dorato-ambrato quando è ben esposta al sole. Maturazione completa a fine settembre, inizio ottobre. Colore: giallo paglierino più o meno intenso. Limpido.

Odore: ampio, intenso, più o meno persistente, fine, fruttato, con sentori di pesca ed albicocca mature, miele, salvia sclarea e, lievi, di fiori e muschio. Sapore: secco ma morbido, delicatamente caldo, sufficientemente fresco, sapido, pieno, continuo, con tipico e gradevole fondo amarognolo.

Tempo ottimale di consumo: entro un anno dalla data di vendemmia. Abbinamento gastronomico: insalata di ovoli e porcini, cipolle ripiene, tortino di porri, crespelle con funghi, zuppa di cipolle, paste fresche o secche al pesto: gnocchi, trofiette, lasagne, corzetti e trenette, risotto e paste con funghi, scampi al vapore con salsa allo scalogno, orata al forno con funghi e salvia e con altri piatti tipici della cucina ligure.

 

 

 

 

 

Il Rossese di Dolceacqua, da non confondere con il Rossese Riviera Ligure di Ponente (detto anche 'di Campochiesa') è un vino di colore rosso rubino, dal sapore sapido, morbido, fragrante e corposo e profumo intenso.

Il profumo è lieve, fragrante, fruttato e floreale; l'aroma ha inoltre forti richiami mediterranei, di macchia (timo, rosmarino, pino, elicriso...), di terra e di mare; se giustamente affinato si fa intenso e persistente, con sentori più complessi e articolati di rosa leggermente appassita, di frutti rossi, di spezie e altri profumi mediterranei che confermano lo strettissimo legame tra il mare e la terra, a specchio del territorio d'origine. La gamma aromatica è molto complessa e stratificata.

In bocca è poco tannico, di notevole ed elegante sapidità, con caratteristico fondo amarognolo. Nelle realizzazioni più semplici può avere struttura molto leggera, mentre le migliori selezioni esprimono medio volume e morbidezza in bocca unite a buona acidità e ad un tenore alcolico di livello. Particolarissima caratteristica è la sapidità estremamente accentuata che, unita alla buona acidità percepita, ne fanno un vino molto piacevole da bere.

Si serve piuttosto fresco, ad una temperatura tra i 16 e 18 gradi; alcuni amano berlo, soprattutto se giovane, anche più fresco.

Il calice dovrà essere di medie dimensioni con buona larghezza della pancia per permettere sufficiente ossigenazione del vino.

 

 

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