Dopo la conferma da parte del Governo dell`aumento delle accise per le coperture economiche relative al DDL Scuola, AssoBirra, l’Associazione che riunisce le aziende produttrici di birra in Italia, attraverso le parole del Presidente Alberto Frausin, dichiara il proprio disappunto e la preoccupazione di un settore già sofferente per gli effetti della crisi sui consumi.
Le parole di Frausin: «Oggi abbiamo appreso dell’aumento delle accise che, una volta a regime, arriveranno a crescere di un +33% (tenuto conto anche del fatto che sulle accise stesse grava l’IVA). Si tratta di un incremento per noi insostenibile visto che sulla birra si arriverà a pagare in totale il 47% di tasse. E tutto questo, avviene mentre la Ragioneria dello Stato, interpellata dalla Commissione Bilancio in merito alla percorribilità finanziaria di una copertura del DDL Scuola derivante dall’aumento delle accise sugli alcolici, ha emesso ieri un parere negativo, sostenendo di fatto che con questo intervento non si otterrebbero i risultati sperati. A conferma possiamo dire che, da nostre stime, l’aumento dell’accisa porterà ad un calo dei consumi di birra di circa il 5-6% (consumi di birra già in calo nei primi 6 mesi del 2013 del -3%».
«È arrivato il momento di dire basta tasse sulla birra. E di spiegare agli italiani che non è una accisa sull’alcol, come viene definita, visto che la paga solo chi compra birra e superalcolici, due prodotti che, insieme, rappresentano 1/3 dei consumi complessivi di alcol in Italia (senza contare che la birra è la bevanda con meno alcol tra quelle alcoliche). Alla fine questa tassa colpirà i 35 milioni di nostri connazionali che bevono birra e per i quali l’aumento significherà spendere ancora di piu’ per la serata in pizzeria, uno dei pochi lussi che ancora possono permettersi». (Ansa)"