Quali sono gli abbinamenti più interessanti tra birra e pesce? Sì, il pesce può essere accompagnato in maniera più che eccellente anche dalla birra, oltre che dal vino bianco.
Il classico esempio è quello che propone di accompagnare il sushi o in generale il pesce crudo con la blanche, ma molto gradite risultano anche le ostriche insieme con la stout: un abbinamento di derivazione nordica che ha incontrato un notevole successo anche in Italia. Una semplice insalata di calamari, per esempio, eventualmente accompagnata con patate, una spolverata di prezzemolo e un filo d’olio, si rivela perfetta insieme con una Duchessa, o comunque con una birra fresca e non amara, caratterizzata da profumi floreali e fruttati. Chi vuole osare, per altro, può anche condire questa insalata marinara direttamente con aceto di birra, per dare un tocco di amaro molto moderato che compensa alla perfezione la delicatezza e il sapore del pesce.
Per una zuppa consistente, con cacciucco, gallinelle, cozze e vongole, l’ideale sarebbe una birra al cioccolato. No, nessuna sorpresa e nessun gusto strano: ma questo abbinamento particolare fa sì che all’interno del palato le componenti aromatiche del pesce e della birra si coniughino dando vita a un’armonia semplicemente ideale.
In generale, si può sostenere che le diverse Ale si prestino con difficoltà ad abbinamenti con molluschi e pesci. In realtà, bisogna tenere presente il carattere luppolato non molto alcolico tipico delle Pale Ale, che non di rado riesce a creare un eccellente equilibrio con il sapore dolciastro di numerose pietanze: la già citata insalata di calamari con patate, o anche un semplice polpo in guazzetto. Dovrebbero essere evitate, invece, le birre di abbazia.
Chi vuole andare sul sicuro, d’altra parte, non può fare a meno di puntare sulle Pils, sulle Lager e sulle birre analcoliche (in realtà non molto apprezzate dai puristi). La Lager, infatti, si contraddistingue per una notevole leggerezza che si coniuga in maniera gradevole con il sapore delicato del pesce bollito o al vapore: una semplice orata al forno, un branzino in crosta o una spigola al vapore, insomma, risulteranno esaltati dalle Lager crude.
Più sostanziose, evidentemente, si rivelano le Pils, adatte alle fritture: a prescindere dal tipo di pesce, infatti (gamberetti, anelli di calamaro, pesciolini o paranza), in bocca viene esaltato il contrasto tra il corpo della Pils e la leggerezza (soprattutto se nell’impasto della frittura si è utilizzato il lievito) del pesce. Ma non è tutto: la birra, infatti, in questo caso contribuisce a sgrassare l’unto in eccesso. Chi vuole rinunciare alle fritture, in ogni caso, non è costretto a rinunciare alle Pils: esse, infatti, risultano ottime insieme con pasti a base di trote o altri pesci di lago.
Detto che la Strong Lager, in virtù della sua possente alcolicità, può accompagnarsi con il pesce solo se questo viene condito con la maionese (per esempio nella salsa rosa che viene abbinata ai gamberi, o semplicemente con tartine), vale la pena di concentrare l’attenzione sulle Bock, contraddistinte da una spiccata maltatura (oltre che da una gradazione non bassa) che si rivela ideale per la cucina marinara più saporita: è il caso di molluschi, crostacei o pesci che vengono cotti alla brace o alla griglia. Una Bock chiara, per esempio, è in grado di rispettare ed esaltare la leggerezza del pesce ma anche il sentore di brace tipico di questa cottura.
C
hi invece predilige una Bock ambrata potrà trovare il proprio paradiso culinario con una frittura di baccalà in pastella, o semplicemente con lo stoccafisso alla vicentina.
Come si può vedere, insomma, gli abbinamenti tra pesce e birra sono potenzialmente infiniti, e lasciano libero spazio alla creatività dei commensali: l’importante, però, è saper trovare una bevanda che riesca a mettere in risalto i sapori e i profumi del pesce, sia di lago che di mare.
Tratto da cucinarepesce.com